offre consigli nutrizionali e di allenamento, basati sull’ analisi sia dei propri processi di metabolismo muscolare, sia della propria capacità di recupero dagli esercizi. Nel comprendere come il proprio profilo genetico influenzi il benessere ed il potenziale di fitness,
il test aiuterà ad avere un controllo diretto sull’ottimizzazione del proprio potenziale attraverso un condizionamento mirato con l’apporto di nutrienti e di uno stile di vita il più congeniale possibile al proprio profilo.
Grazie all’analisi genetica effettuata,
è in grado di offrire consigli e raccomandazioni personalizzate in 8 aree specifiche del programma di allenamento.
Qui di seguito vengono elencati i geni analizzati e le suddette aree corrispondenti nell’ambito dell’esempio di un referto.
La capacità dell’organismo di trasferire ossigeno ai muscoli è influenzata da molti geni, che agiscono sul flusso sanguigno, sui livelli di colesterolo HDL e sull’equilibrio glicemico. Studi scientifici hanno dimostrato che alcune persone riescono a trarre maggior vantaggio dall’allenamento cardiofitness rispetto ad altre. Le pulsazioni a riposo sono un buon indicatore del livello basale di forma fisica. In generale, pulsazioni elevate a riposo possono significare uno stato di forma non ottimale.
Il recupero delle energie è uno degli aspetti più importanti nel programma di allenamento di qualsiasi atleta. Quando si mette alla prova il proprio organismo con sessioni di allenamento intense, è fondamentale ricaricarsi e riparare i muscoli in modo tale da essere pronti per il successivo sforzo fisico. Il test FIT analizza geni coinvolti nella rimozione dei radicali liberi, nel rafforzamento delle difese immunitarie e nel recupero delle energie. Alcune persone sono soggette più di altre a infortunarsi, e questa variabilità è in parte genetica. In questo campo la ricerca è ancora agli inizi, ma già si conoscono diversi geni che la letteratura scientifica ha scoperto essere coinvolti. In questo test ne vengono analizzati tre, scelti perché confermati da molteplici studi scientifici. L’analisi integra inoltre l’effetto dei geni coinvolti nella risposta infiammatoria, che possono influire sui tempi di recupero dopo un infortunio.